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15/11/2023

Ricordata la Strage di Nassiriya del 2003

Ricordare non basta. Occorre l’impegno di ognuno nel tramandare la memoria, patrimonio indissolubile di tutta la collettività. E’ bello commemorare, ovvero ricordare insieme, il sacrificio di tanti per affermare i valori di pace, giustizia, libertà e democrazia, ma occorre tener viva la memoria con momenti come quello che stiamo vivendo oggi e anche nella quotidianità. Così uno dei passaggi dell’intervento del prefetto di Taranto, Paola Dessì, in occasione della solenne cerimonia che ha avuto luogo questa mattina in piazza Nassiriya, per commemorare il 20° anniversario della strage di Nassiriya del 12 novembre 2003, quando un camion cisterna carico di esplosivo scoppiò davanti alla base italiana dei Carabinieri provocando la morte di 28 persone (19 italiani e 9 iracheni) tra carabinieri, militari dell’Esercito e civili.

Il sindaco Fabrizio Quarto, al cospetto di autorevolissime autorità civili, militari e religiose, nel suo discorso ha parlato di quel violento e vile attentato che ci induce ad una riflessione: i nostri militari in missione a Nassiriya desideravano solo costruire la pace, ma incontrarono distruzione e morte. Quella missione però continua e continuerà nei nostri cuori. Quarto, rivolgendosi ai numerosi ragazzi presenti, ha detto: la giornata odierna per voi giovani non rappresenti una storia per ingiallite e patinate pagine di libri di testo, ma divenga una esemplare lezione di vita, da assimilare e tramandare come vostro patrimonio etico e culturale.

Il comandante provinciale Carabinieri Gaspare Giardelli ha ricordato quel terribile giorno del 2003 e l’abbraccio affettuoso che la gente tributò nei loro confronti mostrando gratitudine e vicinanza. Abbiamo oggi un dovere di informazione e formazione – ha continuato il comandante Giardelli – verso le giovani generazioni. Sta a noi far capir loro per quali valori quegli uomini si sacrificarono.

L’arciprete Giuseppe Ciaurro ha benedetto la Corona di Alloro, deposta poco prima al cippo marmoreo in memoria dei caduti in Nassiriya, con una riflessione sul passaggio di testimone della memoria tra chi ha raccontato le vicende della guerra di altri tempi e le future generazioni, in una sorta di maratona con la speranza che questa possa diventare di pace.

In conclusione è stata data lettura della preghiera del carabiniere e del soldato da parte di appartenenti alla relativa forza armata.

Alla cerimonia sono intervenute rappresentanze degli Istituti Comprensivi “De Amicis – Manzoni” e “S. G. Bosco, degli I.I.S.S. “Mondelli – Amaldi” e “D. De Ruggieri”, dell’Associazione Carabinieri, Bersaglieri e Arma Aeronautica, della società Operaia, del M.A.S.C.I. e del Gruppo Volontari C.R.I.

L’intervento musicale è stato ottimamente curato dalla Banda della Brigata Meccanizzata “Pinerolo” diretta dal Luogotenente Carlo Resta.

 

Massafra, 15 novembre 2023

 

 

 

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