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25/04/2022

Celebrata la Ricorrenza del 25 Aprile 2022

“Quest’anno, dopo gli anni più bui della pandemia, ritorniamo in piazza al cospetto del Monumento ai Caduti per testimoniare con la nostra presenza che la storia è e deve essere maestra di vita, non un esercizio dialettico o peggio ancora, un mero ricordo da imprimere su pagine ingiallite di epica resistenza. La storia è per noi affermazione di valori intramontabili quali Libertà, Orgoglio, Indipendenza e Pace. Il 25 aprile rappresenta il pilastro della nostra democrazia e dell’unità nazionale. Ma oggi è veramente difficile parlare di libertà, di rispetto, di identità e di umanità. E’ difficile credere che qualcuno si sia dimenticato o non abbia mai assimilato tale importanza”.

Con queste parole il sindaco Fabrizio Quarto, questa mattina in piazza Vittorio Emanuele, in occasione della celebrazione del “25 Aprile”, nel 77° Anniversario della Liberazione, ha aperto il suo intervento. 

Tanta la gente che ha partecipato attivamente all’iniziativa. Erano presenti: il presidente del Consiglio Comunale Michele Bommino, il Comandante la Compagnia dei Carabinieri di Massafra Quintino Russo, il comandante la Stazione Carabinieri Leonardo Carucci, il comandante la Polizia Locale Mirko Tagliente, il commissario superiore P.L. Michele Locorotondo, autorità civili e militari, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, l'Associazione Carabinieri, la Croce Rossa Italiana, la Sezione Combattenti e Reduci rappresentata da Vitantonio Greco, l’Associazione Bersaglieri, il Gruppo Scout-MASCI, la Società Operaia, l’ANMIL, i Volontari del S.E.R. Protezione Civile e organizzazioni sindacali.

Il dott. Giovanni Matichecchia, presidente della locale Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ha portato il suo saluto ribadendo che l’ANPI “dice No alla guerra e alle armi e all’allargamento del conflitto in atto in Ucraina. Guerra vuol dire mandare figli e nipoti a morire, vuol dire arretramento alla democrazia e le armi non hanno mai favorito la pace”. Come è scritto nella carta costituzionale così fortemente voluta dai partigiani  – ha continuato Matichecchia – l’Italia ripudia la guerra e questo non vuol dire guardare dall’altra parte, ma significa impedire in modo deciso e determinato ogni conflitto armato.   

La città di Massafra – ha inoltre affermato il sindaco Fabrizio Quarto nel corso del suo discorso -  ha mostrato grande vicinanza al popolo ucraino scendendo in piazza lo scorso 9 marzo e celebrando un Consiglio comunale per testimoniare i valori di libertà, pace e democrazia e per condannare ogni forma di violenza e di invasione fisica e morale. La macchina della solidarietà comunale, pur tra inaspettate emergenze, produce aiuti, integrazione e sostegno sia direttamente, sia in termini di coordinamento. Ma tutto ciò non basta. Occorre che ognuno possa tornare a vivere liberamente nella sua terra e tra i suoi affetti, coltivando i propri interessi. La guerra non ha sfaccettature: è unica, senza colore e va solo ripudiata e condannata, in tutte le sue forme e in tutti quei paesi che la stanno subendo.

Il nostro grazie – ha concluso il sindaco -  va rivolto alle Forze Armate, ai Carabinieri, alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza, alla Croce Rossa Italiana, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale, ai volontari della Protezione Civile e al MASCI che tengono alto l’amor di Patria e assicurano la indispensabile pace sociale.

L'intervento musicale è stato curato ottimamente dalla locale Fanfara dei Bersaglieri diretta dal maestro Ten. Rino Mottola.

Massafra, 25 aprile 2022

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