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04/11/2017

Celebrata la Festa dell’Unità Nazionale - Giorno delle Forze Armate 4 Novembre 2017

“L’appuntamento odierno, per noi tutti, va al di là di un semplice rituale. Oggi facciamo un pieno di storia, di onore, di valori, di sacrifici, di buoni auspici per il nostro futuro”. Così il sindaco Fabrizio Quarto, questa mattina, in apertura del suo intervento pronunciato in occasione della Festa dell’Unità Nazionale – Giorno delle Forze Armate, celebrata e organizzata dalla Civica Amministrazione.

Il corteo cittadino, dopo essersi formato in Piazza Garibaldi presso la casa comunale ed aver attraversato Corso Italia, è giunto in Piazza Vittorio Emanuele per la deposizione di una corona di alloro al “Monumento ai Caduti”.

Erano presenti: una rappresentanza delle Forze Armate con in testa il comandante la Compagnia Carabinieri di Massafra, Nicola Saverio Leone e il comandante la Stazione Carabinieri Antonio Petrocca, militari del 16° Stormo dell’Aeronautica Militare; l'Associazione Carabinieri, la Sezione Combattenti e Reduci, la Sezione Invalidi e Mutilati di Guerra, l’A.N.P.I., l’ANMIL, la Società Operaia, i volontari della Croce Rossa Italiana e del M.A.S.C.I., una rappresentanza del Consorzio Guardie Giurate, la “Consulta delle Associazioni”, autorità civili, alunni degli Istituti “Mondelli” e “De Ruggeri”, degli Istituti Comprensivi “De Amicis – Manzoni”, “Pascoli – Andria” e “S.G. Bosco”, accompagnati da docenti e genitori.  

La celebrazione Eucaristica, in memoria dei caduti, è stata presieduta da don Roger che, nel corso della sua apprezzata omelia, si è soffermato sull’unità e sul ricordo del 4 novembre, evidenziando come sia difficile darsi al prossimo e come i “caduti” lo abbiano fatto, donando la loro vita per gli altri. Don Roger ha anche messo in evidenza come oggi soffriamo la superficialità e come il Signore sia venuto per servire.

Il sindaco Fabrizio Quarto, rivolgendosi ai giovani presenti, ha detto che solo nell’ascolto del nostro passato e nel cliccare sulle pagine della storia possiamo comprendere la giusta strada per una vita all’insegna della convivenza civile e del rispetto. Ragazzi – ha continuato Quarto - sui vostri supporti informatici approfondite i temi della grande guerra, riflettete sulle sconfitte e su come, anche da queste, ci si è rialzati. La nostra capacità non deve risiedere nel vincere in ogni dove e a qualunque costo, ma nel buon vivere, con la consapevolezza di trarre ogni migliore insegnamento anche da una sconfitta. E’ importante sapersi rialzare.

Un doveroso e immenso grazie – ha detto il sindaco - va rivolto all’Esercito Italiano, alla Marina e all’Aeronautica Militare, all’Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza, ai Vigili del Fuoco, alla Croce Rossa Italiana e alle Associazioni Combattentistiche e di Volontariato, per essere sempre pronte a qualsiasi emergenza. Estrarre da sotto un cumulo di macerie o di neve un essere umano in vita, ritengo non abbia una quantificabile gratitudine. Rappresenta una medaglia virtuale da esporre al fianco di un vero tricolore ricco di storia e di sacrificio.

Qualcuno pensa – ha concluso il sindaco - che demolendo i monumenti o i simboli si possa cancellare la storia. Niente di più assurdo. Il nostro passato è fatto di persone e di senso della Patria. La libertà è una esperienza costante, insidiata non solo dal potere, ma da azioni che non antepongono la convivenza civile. Teniamolo sempre a mente.

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