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Servizi ai cittadini

21/04/2017

Punto di Primo Intervento Struttura Sanitaria Territoriale Seduta Consiliare Monotematica

Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale chiede al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e per il suo tramite alla Giunta e al Consiglio Regionale, di revocare e modificare l’art 7 della delibera regionale n.239 del 28.2.2017 inerente al Piano di Riordino Ospedaliero della Regione Puglia, garantendo sul territorio la persistenza del Punto di Primo Intervento.

Questo il risultato della intensa seduta della massima assise cittadina convocata nel pomeriggio di ieri per discutere delle problematiche inerenti alla situazione del Punto di Primo Intervento e dei servizi erogati presso la struttura sanitaria territoriale di Massafra. In particolare, secondo quanto espresso nella citata delibera di riordino, il PPI di Massafra tra pochi giorni avrebbe subito un drastico ridimensionamento, per poi essere chiuso definitivamente. Da qui la seduta monotematica e l’invito rivolto ai vertici politico/amministrativi regionali e della ASL, accolto dai consiglieri Mazzarano, Perrini e Borraccino, dal direttore generale della ASL TA Rossi, dal direttore del distretto Socio Sanitario n.2 Colacicco e dal direttore del 118 Balzanelli. Il sindaco Fabrizio Quarto fa gli onori di casa e introduce i lavori, evidenziando la grande apprensione vissuta dalla cittadinanza in seguito all’annuncio della chiusura del Punto di Primo Intervento. Quarto ha sciorinato gli importanti numeri del grande lavoro svolto dal PPI e, sotto l’aspetto tecnico-pratico,ha sottolineato come questo tratti diverse migliaia di pazienti, assicurando un fondamentale filtro per i presidi ospedalieri, decongestionando le strutture dei pronto soccorso, inviando a domicilio quasi il 90% dei cittadini che hanno usufruito del primo e importante intervento e affrontando molte situazioni cliniche che i medici in servizio riescono a risolvere perfettamente. Il direttore generale della ASL TA Stefano Rossi è entrato subito nel tema dando lettura di una comunicazione del dr. Giancarlo Ruscitti, direttore del Dipartimento Sanità della Regione Puglia, nella quale viene affermato che è stato congelato l’avvio del piano in cui si stabilisce la percentuale tra i punti di primo intervento e i punti mobili di intervento. Quindi – dichiara Ruscitti nella nota – il cronoprogramma che fissava entro giugno la rivisitazione del PPI di Massafra è tuttora congelato e tale resterà fino all’avvio del Dipartimento Unico di Emergenza Urgenza della Puglia. Rossi ha inteso “tranquillizzare”, ribadendo che il PPI di Massafra rappresenta un esempio virtuoso di riconversione da presidio ospedaliero a quello di comunità e non chiuderà, anche perché a veder bene – ha detto Rossi – il cronoprogramma dice che non ci sarà chiusura. Rossi ha anche ammesso che non è “tutto roseo” e che vi è il problema del personale, ma al contempo ogni cosa verrà fatta nell’interesse della comunità.  Il direttore del distretto S.S. n. 2 Gregorio Colacicco ha tracciato l’attività svolta all’interno del presidio territoriale di Massafra e tra l’altro ha affermato che sono stati allestiti 12 posti letto per l’Ospedale di Comunità e che a breve questo sarà avviato. Il direttore Balzanelli ha spiegato i vari codici di intervento e gli imponenti numeri di accesso al PPI di Massafra, che vanno dai 10.000 ai 13.000 utenti, con una stragrande maggioranza (78% ) di codici verdi, acuti minori che vanno rimandati a casa, interpretando una postazione filtro e un ruolo da “regista sanitario” in grado di smistare correttamente ed efficacemente. Tanti i consiglieri intervenuti nel dibattito e che hanno espresso la preoccupazione per una “ingiusta chiusura del PPI”. Il consigliere regionale Mino Borraccino ha affermato come vada modificato il piano regionale del riordino per rendere stabile il PPI di Massafra che serve l’intero territorio occidentale della provincia. Il consigliere regionale Renato Perrini, senza mezzi termini e con estrema franchezza, ha sottolineato che i “se” sono sempre in agguato ed in questo caso occorrono certezze. Michele Mazzarano, capogruppo del PD, ha chiuso gli interventi della parte politica regionale partendo dalla delibera di riconversione del 2011 e di come i “numeri” del PPI di Massafra non siano minimamente paragonabili a quelli di Mottola e Ginosa. Il PPI di Massafra merita – ha continuato Mazzarano – di rimanere quello che è adesso e non c’è alcuna ragione perché questo territorio sia privato di tale importante servizio. Dagli interventi dei Consiglieri comunali è scaturito che nulla è definitivo e pertanto il Piano di Riordino si può modificare, altrimenti il Consiglio dovrà assumere dure e drastiche decisioni. Si è parlato anche di “riconversione incompiuta”.Il sindaco ha inoltre sottolineato il clima di attenzione alle esigenze del territorio e di come sia stata recepita la richiesta di “congelare la chiusura”. Il passo successivo – ha concluso Quarto - sarà quello di far si che il PPI di Massafra sia riconosciuto come strategicamente essenziale e sia ulteriormente potenziato. Prima della votazione del documento, il consigliere Borraccino ha affermato che i consiglieri regionali dell’area tarantina chiederanno alla Giunta Regionale, per tutto quanto detto ampiamente nel dibattito, di modificare il Piano di Riordino Ospedaliero della Regione Puglia, garantendo sul territorio la persistenza del Punto di Primo Intervento.

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