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04/11/2015

Celebrata la Festa dell’Unità Nazionale - Giornata delle Forze Armate 4 Novembre 2015

“Se ancora una volta siamo tutti qui, riuniti al cospetto dell’emblematica stele di marmo, sul cui cilindro bronzeo sono incisi molti nomi di coloro che pagarono il contributo alla Patria con la loro morte, è perché vogliamo dire che nulla sarà come prima. Mai più vorremo vedere situazioni che conducono ad ammassi belligeranti”. Così il sindaco Martino Tamburrano, questa mattina, ha aperto il suo intervento, pronunciato in occasione della Festa dell’Unità Nazionale – Giornata delle Forze Armate, celebrata e organizzata dalla Civica Amministrazione.

Il corteo cittadino, dopo essersi formato presso la casa comunale ed aver percorso Corso Italia, è giunto in Piazza Vittorio Emanuele per la deposizione di una corona di alloro al “Monumento ai Caduti”.

Erano presenti: il comandante la Compagnia Carabinieri di Massafra Luigi Coppola, il comandante la Stazione Carabinieri Antonio Petrocca, una qualificata rappresentanza dell’Aeronautica Militare, guidata dal Ten. Cantore ed una della Marina Militare – distaccamento Sp2 di Massafra con in capo il suo comandante; l'Associazione Carabinieri, la Sezione Combattenti e Reduci, la Sezione Invalidi e Mutilati di Guerra, l’A.N.P.I., l’ANMIL, la Società Operaia, i volontari della Croce Rossa Italiana e del M.A.S.C.I., autorità civili, militari e religiose, numerosi alunni degli Istituti “Amaldi” e “Mondelli”, del Liceo Scientifico “De Ruggeri”, degli Istituti Comprensivi “De Amicis – Manzoni” e “Pascoli – Andria”, accompagnati da dirigenti e docenti.  

La celebrazione Eucaristica, in memoria dei caduti, è stata presieduta da don Michele Bianco. Nel corso dell’omelia don Michele si è soffermato sulla “gloria che Dio offre e di come questa sia molto più importante di quella data dagli uomini”. Don Michele ha ricordato anche la figura di San Carlo Borromeo e come sia possibile trasformare la presenza in qualcosa di veramente efficace per gli altri. Il sindaco Tamburrano, rivolgendosi ai tanti giovani presenti, ha detto: “Mi rivolgo soprattutto ai giovani, ai quali porgo l’invito ad approfondire la storia del grande conflitto, così da avere come fulgidi esempi quei tanti italiani che lottarono sino alla morte per difendere la loro Patria. Cosa buona e giusta sarebbe quella di indirizzare un po’ del tempo dedicato allo  “smanettamento” informatico, per ricercare le cause che portarono alla prima guerra mondiale. Solo studiando il “software della nostra storia” potremo comprendere il presente e proiettarci verso il futuro con una forte identità di Patria, inserita in uno scenario europeo, che ci vedrà tutti pronti a non sottrarci alle responsabilità che la vita ci affida o ci affiderà.

Massafra, 4 novembre 2015 
 

 

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